Vocalità smagliante, fraseggio autorevole e imponente physique du rôle gli consentono infatti di tratteggiare un'interpretazione soggiogante dello zar: di volta in volta esitante nella scena dell'incoronazione, padre affettuoso agli inizi del secondo atto, quindi ossessionato nel lungo confronto con Šujskij – la scena della pendola è di grande effetto – sino ad un finale allucinato, da brivido. Ma ciò che maggiormente si ammira è il rigore che, come nel caso degli altri interpreti, gli permette di approdare ad una visione squisitamente moderna del ruolo, priva degli eccessi espressionisti tanto di moda in passato: in alcuni passaggi è solo un po' troppo giovane – giovanile, verrebbe da dire – ma maturerà presto verso grandi traguardi.
Alexei Tanovitski's outstanding Tiresias stole the show.
La parte principale la sostiene in alcune recite il navigato Ferruccio Furlanetto, ma Alexei Tanovitski, impegnato nelle altre, è una vera rivelazione. Il timbro è bello, ieratico, profondo, e il fraseggio è autorevole nello stesso tempo in cui è duttile e morbido. Ha certo un bel futuro perché il presente è molto più che promettente.
Nella rappresentazione cui si riferisce questo articolo, il protagonista era il basso Alexei Tanovitski, facente parte del secondo cast e che aveva cantato la sera precedente, in sostituzione del famoso Ferruccio Furlanetto temporaneamente indisposto.
Tuttavia, ferma restando la maggior esperienza interpretativa del noto basso veneto nel ruolo del titolo che ha avuto un notevole successo alla prima recita, il giovane basso bielorusso in carriera è stato altrettanto molto apprezzato per la corretta interpretazione e per le qualità vocali in un'estensione ampia, salda e di possente intensità, grazie anche all'esperienza maturata nello stesso ruolo e favorito dalla dizione e dal tipico accento della propria lingua.
Il suo Boris è compiutamente regale, fiero, consapevole e vittima sin dall'incoronazione dell'atroce dramma continuamente vissuto per l'essersi macchiato del delitto del fanciullo Dimitrij, vero erede al trono e nel contempo coinvolgente padre nel dialogo con i due figli e nello struggente monologo prima della scena della morte dell'ultimo atto.
Most impressive was Alexei Tanovitski, a bass who has impressed as Boris Godunov and Ivan the Terrible – his portrait, in Spring, of a husband driven almost to murder by his wife's infidelity was painful to watch and hear, for the right reasons, his voice dark yet bell-like and clear throughout its whole range. - by Adrian Horsewood, BBC Proms, MusicOMH.
Also successful was Alexei Tanovitsky, debuting as the mysterious Monk, who in this production was indeed Charles V, watching by his own tomb as his son Philip kills his grandson Carlo (a more convincing ending than Carlo’s being spirited away into the depths of the monastery) - by Anne Midgette, The Washington Post.
Alexei Tanovitski made a wonderfully comic turn as Varlaam. - By Timothy Mangan, Orange County Register Communications.
"Das Rheingold" In the role of Wotan was the bass Alexei Tanovitsky, who evinced great dignity and vocal control: That is the kind of Wotan we want, always. In Mr. Tanovitsky's arsenal is a strong, almost tenorial top. - By Jay Nordlinger, The New York Sun.
The raucous highlight was to be found in the shrieking whistles and emphatic bass solo (sung by Alexei Tanovitsky) of Feodor Basmanov's drinking song, before Ivan's triumphant return to a clattering of bells. - Submitted by Hannah Gill, Bachtrack.
Alexei Tanovitski sang mit einer voluminösen und zugleich sensibel geführten Bassstimme das aussagekräftige Werk. - Zeitschrift fur Kultur und Gesellschaft.
La basse Alexei Tanovitski affiche une splendide voix de bronze qu’il modèle avec un grand art du legato. - Par Julian Sykes, Le Temps.